Utilizzare la propria mente come vero e proprio integratore naturale per dimagrire, come un qualsiasi attrezzo per l’esercizio fisico e come cibo bruciagrassi e calorie? Ci avete mai pensato?
Perchè non si riesce proprio a non fare peccati di gola durante una dieta ipocalorica anche se si è convinti e si desidera perdere peso? E soprattutto, la domanda che tutte le persone in sovrappeso si fanno, perché gli altri riescono ad essere e a rimanere magri senza sforzi?
Tutte le risposte a queste domande si trovano nel cervello, il più potente, misterioso e importante organo del nostro corpo!
Nella serie di articoli 11 Comandi per Programmare la Mente a Dimagrire leggerete come funziona la vostra mente, come allenarla e programmarla per dimagrire, cosa fare quando vi viene fame e come abituarsi a mangiare le giuste quantità per dimagrire e per mantenere il proprio peso forma.
Sommario:
- 1 – Fai le Scelte Giuste e Portale Avanti
- 2 – Tu non sei il tuo Comportamento, tu sei le tue Soluzioni
- 3 – La Tempistica a Breve Termine di una Dieta
- 4 – Comportamenti che non Funzionano
- 5 – Quali sono i Bisogni Secondari del tuo Mangiare Troppo?
- 6 – La Soluzione Migliore che Possiamo Trovare ogni volta
- 7 – La Piramide Alimentare
- 8 – La Dieta dei Magri
- 9 – Mangia Quello che vuoi, Spesso e in Piccole Quantità
- 10 – Gusta ogni Boccone al 100%
- 11 – I Tuoi Modelli di Comportamento
4 – Comportamenti che non Funzionano
Tutti abbiamo avuto e abbiamo problemi nella nostra vita, possiamo dire che nella nostra esistenza ci sono periodi, stagioni. Molto spesso si dice “ho iniziato ad ingrassare dopo che è morto mio marito” oppure “dopo che ho avuto l’incidente”. I fatti più significativi dell’esistenza, anche quelli belli come per esempio il matrimonio o la nascita di un figlio, o l’avere un lavoro stabile, segnano le tappe più importanti, c’è un prima di questo e c’è un dopo.
È il nostro atteggiamento mentale che fa la differenza tra permettere a questi problemi di imprigionarci, oppure risolverli se è possibile o accettare la nuova situazione e andare avanti con la propria vita.
Perchè ci sono delle persone grasse che sembrano vivere in pace con il proprio corpo e altre leggermente in sovrappeso che vivono di dieta in dieta sembrando quasi folli e maniaci? Perché le persone possono vivere situazioni simili, ma le affrontano, danno loro delle risposte e le risolvono in modi diversi!
Se il tuo sovrappeso o la tua obesità sono un problema per te, inizia a guardarli semplicemente da un’altra prospettiva, da un altro punto di vista. Inizia a guardare e a scoprire quale sia il comportamento che causa i chili di troppo! Un comportamento che sicuramente nasce da buone intenzioni ma che con il tempo si rivela nocivo, anzi è “ingrassante”.
Un esempio simile è il fumo: perché le persone iniziano a fumare? Per mille ragioni diverse: per essere parte di un gruppo, perché credono che la nicotina riduca lo stress, o perché si crede che diminuisca il senso di fame, soprattutto quella nervosa… in ogni caso iniziano a fumare per soddisfare un loro bisogno. Quando il tempo passa, quello che è iniziato come una sensazione piacevole diventa una gabbia, un vizio. Il fumo non è una malattia, è solo un modo, una soluzione, un comportamento che in poco tempo si rivela inadeguato per soddisfare un bisogno!
Il punto centrale è distinguere il comportamento dal bisogno.
Qualcuno dice che i cambiamenti e il dolore sono parti fondamentali della nostra vita. Ok, ma sicuramente la sofferenza è un optional e se si continua con comportamenti sbagliati abbiamo sicuramente la garanzia di continuare a soffrire!
In ogni caso, chiunque pensi che si possa cambiare agendo solo sui propri comportamenti (come per esempio sulla propria dieta giornaliera) non riuscirà mai a scoprire quale bisogno cerca di soddisfare attraverso il cibo e nel comportamento stesso, qualsiasi esso sia.
Ascoltate sempre i segnali che vi manda il vostro corpo. Se siete troppo occupati per combatterli, non riuscirete mai a capire la differenza tra bisogno e comportamento e soprattutto, molto più grave, non riuscirete a capire quale sia il bisogno profondo che soddisfate attraverso il cibo in eccesso.
5 – Quali sono i Bisogni Secondari che nascondono il tuo Mangiare Troppo?
Un bisogno secondario è quando mangi 5 pasticcini di fila o mandi giù senza neanche sentire il sapore 4 snack salati e dolci insieme. A livello conscio sai che farlo è sbagliato, ma questo non conta molto perché viene soddisfatto un bisogno secondario con l’eccesso di cibo.
Per definizione i bisogni secondari sono positivi e li cerchiamo perché ci fanno sentire bene. Sono sensazioni e stati d’animo che stimoliamo da soli. Ad un certo punto della nostra vita perdiamo queste sensazioni positive e iniziamo dei comportamenti e delle abitudini che pensiamo ci facciano rivere quelle emozioni positive.
Sfortunatamente quando troviamo il modo di soddisfare i bisogno secondari in altro modo che troviamo più soddisfacenti, è poi difficile cambiare l’abitudine o il comportamento connesso.
Molti giovani iniziano a fumare per sentirsi e per apparire più grandi, più adulti e più indipendenti sia ai propri occhi sia a quelli degli amici e degli adulti. Poi crescono, diventano grandi, si laureano, di sposano, trovano un buon lavoro, hanno figli e si costruiscono una vita indipendente, tutto questo “certifica” che sono diventare persone adulte, che sono cresciute, eppure continuano a fumare anche se dimostrano sia a se stessi che agli altri che “sono arrivati”. La motivazione per la quale hanno iniziato con le sigarette non esiste più, ma si accendono una sigaretta via l’altra perché il fumo è diventato un’abitudine: il loro cervello ha imparato ad attivare il circuito del piacere della dopamina ogni volta che si accendono una sigaretta creando così un’abitudine difficile da togliere.
Esistono molti altri modi, sempre legati ad abitudini sbagliate, che legano l’azione ad un piacere, per esempio: il gioco d’azzardo, il sesso, il cibo, l’alcool, l’alta velocità, gli sport estremi e anche il cibo in eccesso, il mangiare troppo senza riuscire a sentirsi mai sazi, o meglio, anche se ci si sente sazi si continua a mangiare rendendo l’atto di cibarsi un’azione meccanica senza più riuscire a trarre piacere dal gusto del boccone che si ha in bocca.
Tutti abbiamo dei problemi, più o meno seri, ma perché non tutti sono fumatori, giocatori d’azzardo accaniti, bungee jumper o obesi?
Tutti vogliamo sentirci bene. Per tutti noi sentirsi bene è qualcosa di molto chiaro e specifico: leggere, correre, fare sport, vedere la propria squadra vincere, giocare con il proprio figlio, essere apprezzati per il proprio lavoro e/o per le proprie capacità… La domanda fondamentale alla quale è necessario rispondere per capire quali siano i bisogni secondari che tentiamo di soddisfare con un’abitudine sbagliata è: quale desiderio cerco di soddisfare quando mangio troppo (troppo junk food e/o quantitativamente esagero con il cibo) anche se so che farlo è sbagliato?
Non sarà sicuramente facile rispondere … ma ci sono degli accorgimenti che vi aiuteranno a farlo: ponetevi questa domanda quando state mangiando troppo, forse scoprirete che lo fate perché avete bisogno di più coccole nella vostra vita (cibo – mamma) oppure state lavorando troppo e prendersi una pausa caffè è un modo per staccare per qualche minuto, o ancora, in particolare se vi viene fame di qualche cibo in particolare è la richiesta del vostro fisico di avere qualche sale minerale o amminoacido specifico (per esempio potassio – banana).
Facciamo ora un passo avanti: immaginate una nuova situazione e chiedetevi “Quale sensazione e quali emozioni vorrei per smettere con questa mia abitudine?” Amore, pace, serenità, sicurezza (anche economica), armonia…?
Il bisogno (primario o secondario) è la causa, il comportamento è l’effetto. Per cambiare l’effetto è necessario conoscere la causa che lo fa scaturire e dare una risposta diversa da quella che siamo abituati a dare.
Per esempio se scoprite che il vostro mangiare in modo esagerato è legato allo stress, potete cercare di correggere le cause che vi portano a dover avere ritmi così frenetici, imparate per esempio a delegare, o trovare nuove soluzioni per fare la stessa cosa, cercate di organizzare meglio la tempistica della vostra giornata.
Questo non è un consiglio direttamente legato alle motivazioni mentali che vi portano a mangiare troppo, ma funzionerà molto bene per la vostra salute e il vostro benessere: se proprio non riuscite a non esagerare con il cibo, scegliete alimenti sani e biologici perché ricchi di nutrienti che aiuteranno il vostro fisico. Ad uno snack industriale (circa 10 morsi) preferite frutta e verdura o anche pasta e proteine fresche. Alcune idee e ricette per il cibo sano (ed in quantità esagerate, se proprio non ne potete fare a meno) sono:
Molte persone vedono risultati sulla bilancia semplicemente sostituendo alcuni cibi (spazzatura) con altri più sani e non troppo lavorati, senza per nulla diminuire la quantità di cibo assunta ogni giorno.
6 – La Soluzione Migliore che Possiamo Trovare ogni volta
Mangiare troppo è un discount di soluzioni a buon mercato per le nostre emozioni e sensazioni e non è colpa nostra. Magiare troppo è colpa delle limitate soluzioni a nostra disposizione per risolvere i nostri problemi psicologici.
Se state vivendo un momento di stress sul lavoro o in famiglia e di sera vedete i vostri amici divertirsi e fumare, ai vostri occhi accendere una sigaretta è una soluzione per risolvere o attenuare lo stress. Se nelle stesse condizioni di stress, invece decidi di fare una passeggiata con un amico è una soluzione migliore sicuramente per il tuoi polmoni in primis, per il tuo fisico e anche per la tua mente perché camminando avrai anche la possibilità di parlare con qualcuno dei tuoi problemi di lavoro, e anche se il tuo amico non ti darà una soluzione, parlare dei problemi ad alta voce è un ottimo inizio per risolverli!
Se un bambino vede sempre i propri genitori mangiare in fretta o davanti alla televisione lo farà anche lui per essere accettato da loro. L’eredità che ci hanno lasciato i nostri genitori è sia genetica che comportamentale, sia per le cose belle che per quelle brutte e in tutto ciò anche l’ambiente in cui viviamo influenza molto i nostro modo di comportarci e le soluzioni che diamo per soddisfare tutti i nostri bisogni.
Più soluzioni diverse riusciremo a trovare per sentirci bene meglio sarà: ambiente e DNA certamente influiscono, ma è una nostra scelte personale rispondere con soluzioni sbagliate ad un bisogno giusto. Non tutti i figli di fumatori sono fumatori a loro volta, non tutti i figli di obesi sono in sovrappeso ed esistono dei figli di giocatori d’azzardo che non hanno mai scommesso con nessuno neanche un centesimo.
Se ad un problema hai una sola soluzione non sei libero perché la libertà è avere varie opzioni a tua disposizione e sceglierne una.
Tutti sappiamo cosa ci fa bene e cosa ci fa male, la domanda è: perché non facciamo sempre quello che ci fa bene? Perché nei periodi di stress scegliamo di accendere una sigaretta e non di andare a fare una passeggiata? Perché scegliamo di mangiare alimenti che ci fanno male invece di cibo sano?
Semplicemente perché abbiamo esperienze diverse, ci creiamo abitudini, abbiamo la nostra personale zona comfort sia per le cose belle che per le cose brutte. La nostra mente vive e si è creata una zona conosciuta (zona comfort), nella quale a tutto (o quasi) quello che succede c’è una risposta della quale si sanno le conseguenze. Cambiare abitudini e comportamenti significa uscire da questa zona comfort per esplorare territori che non conosciamo, dove non sappiamo quello che ci succederà, anche se sappiamo che, almeno in teoria, questi territori sono più belli di quelli in cui ci troviamo ora.
Esistono milioni di modi per combattere lo stress e ognuno di noi ne usa alcuni più spesso che altri. Ci sono persone che guardano la tv, giocano, leggono, ascoltano musica, si fanno fare dei massaggi o fanno sport. Purtroppo molti comportamenti antistress dannosi, come per esempio fumare, mangiare troppo, bere alcolici o giocare d’azzardo vengono scelti da sempre più persone che a loro volta influenzano il comportamento di chi sta loro vicino, innescando così un pericoloso circolo vizioso?
Per non cadere nella spirale dei comportamenti e delle abitudini che possono farti male, mangiare in modo eccessivo compreso, ci viene in aiuto la nostra mente che ci può aiutare a cambiare abitudini scegliendo quelle meno dannose per noi stessi. Sarà spaventoso all’inizio perché dovremo uscire dalla nostra zona comfort di cui conosciamo tutto, mettere in gioco noi stessi e la nostra forza di volontà, ma il gioco vale la candela! Basta impegnarsi la prima volta a cambiare e poi via via diverrà tutto più semplice anche perché dopo poco si potranno toccare con mano i buoni risultati ottenuti.
7 – La Piramide Alimentare
Le linee guida per una sana alimentazione sono semplici e condivise dai misteri della salute di molti paese come per esempio quello americano, quello inglese, quello italiano e dall’Europa. Si possono riassumere nei seguenti punti:
- Mangiare molti cibi diversi variandoli ogni giorno
- Preferire cibi ricchi di fibre
- Seguire una dieta ricca di frutta e verdura fresche e di stagione in modo da assumere tutte le vitamine e i nutrienti che il nostro corpo ha bisogno
- Consumare una giusta quantità di cibo per mantenere il peso forma
- Fare una regolare attività fisica
- Eliminare i cibi ricchi di grassi saturi e colesterolo
- Moderare il consumo di alcool
- Diminuire il consumo di zuccheri raffinati
I cibi consumati durante la giornata dovrebbero essere costituiti:
- da 60% di carboidrati (farina bianca, farina gialla, kamut, farro, orzo, avena, quinoa, farina di grano saraceno…)
- 30% di grassi (da preferire gli olii di origine vegetale come per esempio quello di oliva, lino o canapa ed evitare i grassi saturi contenuti nei condimenti di derivazione animale, come per esempio il burro o l’olio di palma, contenuto in molti prodotti industriali e costituito da soli grassi saturi che fanno aumentare il colesterolo anche nei bambini)
- e dal 10% di proteine (carne, uova, pesce, legumi, formaggio e uova)
Vedi anche gli approfondimenti sulla piramide alimentare.
Nella 3a e ultima parte della serie “11 Comandi per Programmare la Mente a Dimagrire” troverete:
8 – La Dieta dei Magri
9 – Mangia Quello che vuoi, Spesso e in Piccole Quantità
10 – Gusta ogni Boccone al 100%
11 – I Tuoi Modelli di Comportamento
In Conclusione
- Come scoprire e correggere i comportamenti che ci fanno male? Quali sono le motivazioni che ti fanno scegliere tutto quello che ti fa ingrassare?
- Tra i molti possibili, quali desideri e bisogni si nascondono dietro al tuo cronico bisogno di cibo, anche se 6 sazio?
- Scegli sempre quello che ti fa meglio, la chiave per il tuo dimagrimento e per ritrovare il tuo peso forma è nelle tue scegli, è nelle tue mani.
- Cosa mangiare per non ingrassare? Devo eliminare completamente zuccheri e grassi per non ingrassare? La piramide alimentare ti aiuta a fare le scelte giuste a tavola!